12 mag - 29 giu 2025
Acqua e argilla sono centrali nel progetto di Alessandro Biggio, artista cagliaritano che riflette sul concetto di identità e ne offre una rappresentazione aperta, disarticolata, oltre il vincolo della corrispondenza fisiognomica. L’artista non guarda al risultato raffigurativo ma al processo transitorio, di trasformazione. Dopo aver scolpito ritratti nell’argilla, Biggio li dissolve sotto l’acqua, in modo che perdano ogni sembianza e tracciabilità dei volti. Il composto che ne deriva viene dunque impresso su teli di cotone poi strappati, essiccati, come a ottenere un “ritratto universale” senza più riferimento formale alla figura umana che viene evocata in modo astratto. Dalla polvere di argilla nascono anche i disegni, ottenuti con la tecnica dell’incisione. Il processo è tradotto in un video che rappresenta il rito di trasformazione.
Casa Selma e Casa dei Russi
Alessandro Biggio (1974), vive e lavora tra Cagliari e Calasetta. È laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Cagliari.Nella sua pratica, fortemente radicata nei luoghi in cui lavora, riveste un ruolo fondamentale la sperimentazione con diversi materiali sia naturali che artificiali, in particolare la cenere, l’argilla, il poliuretano.
Le sculture, i disegni e le installazioni, sono l’esito di lunghi processi nei quali forma e disfacimento coesistono in un delicato equilibrio.